Dopo una serie di richieste che sembravano non ricevere seguito, in questa settimana sono arrivate importanti conferme da parte del Governo sulla proroga delle scadenze per le villette unifamiliari e sulla possibilità di effettuare un’ulteriore cessione del credito.
La proroga per le case unifamiliari
Come noto, erano molti i cittadini ad aver accumulato importanti ritardi negli interventi da effettuare nelle abitazioni unifamiliari. In molti, infatti, prima di iniziare i lavori hanno dapprima dovuto attendere la proroga della maxi-detrazione al 2022, ulteriori difficoltà sono sorte poi per trovare imprese e professionisti da incaricare ed infine ulteriori ritardi sono nati a causa della scarsità di materie prime e all’aumento dei costi.
Come noto però lo stop più importante è avvenuto con l’immobilizzazione del settore bancario dovuto alla limitazione ad un’unica cessione per i crediti d’imposta introdotto all’art. 28 del Decreto Sostegni ter (D.l. n. 4 del 27.01.2022), poi fortunatamente corretto all’art. 1 del Decreto legge n. 13 del 25 febbraio 2022, convertito in legge all’art. 28 della legge di conversione n. 25 del 2022 dello stesso Decreto Sostegni ter.
Durante questa settimana sono state però rilasciate importanti conferme da Martina Nardi e Alessia Rotta, rispettivamente presidente della Commissione Attività Produttive e presidente della Commissione Ambiente della Camera del Pd, le quali hanno annunciato di aver trovato un’intesa con il Governo, che diventerà operativa subito dopo Pasqua.
Segnatamente, alle abitazioni unifamiliari per usufruire del Superbonus fino al 31 dicembre 2022, non sarà più necessario provare l’avvenuta realizzazione del 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022 come previsto dalla legge di Bilancio 2022. Hanno infatti affermato che: “Sulla questione del Superbonus 110% abbiamo raggiunto un accordo con il governo che introdurrà in un decreto subito dopo Pasqua, che dovrebbe presumibilmente arrivare in Cdm il 21 aprile, con la possibilità di prorogare di qualche mese la data del 30 giugno 2022 per il raggiungimento della soglia del 30% di intervento realizzato per le case unifamiliari". Il pressing dei partiti è indirizzato ad ottenere una proroga che possa allungare la scadenza di giugno almeno fino al prossimo settembre, superando così tutta l'estate.
L’aggiunta di una quarta cessione del credito
Un’ulteriore semplificazione sembra inoltre arrivare con riferimento alla possibilità di effettuare una quarta cessione dei crediti d’imposta.
Come noto, dopo la limitazione a una sola cessione prevista con il Decreto sostegni Ter, l’art. 1 del nuovo d.l. 13/2022 convertito poi in legge all’art. 28 della L. 25 del 28 marzo 2022, ha concesso la possibilità di effettuare fino a tre cessioni dei crediti d’imposta, purché la seconda e la terza fossero effettuate esclusivamente in favore di banche, intermediari finanziari e assicurazioni.
Le Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera hanno approvato un emendamento dei relatori, sulla base del quale, dal primo maggio, le banche potranno operare una quarta cessione del credito, ma solo a favore dei soggetti con cui abbiano stipulato un contratto di conto corrente. Questo emendamento peraltro aggiusta il tiro rispetto ad una prima ipotesi di quarta cessione, la quale prevedeva che banche, intermediari finanziari e assicurazioni restassero obbligate in solido con il titolare del bonus in caso di eventuali irregolarità.
Questa liberalizzazione risponde alle richieste avanzate nei giorni scorsi dall’Associazione bancaria italiana (ABI), che ha lamentato un sistema troppo rigido e va inoltre incontro a quegli istituti di credito che stavano per esaurire i propri plafond fiscali: arrivati a quel punto infatti, si sarebbero nuovamente bloccati gli interventi edilizi e non sarebbero state possibili nuove operazioni di sconto a causa dell’impossibilità di cedere i crediti.
L’aggiunta di una quarta possibilità di cessione del credito dovrebbe tenere in vita questo meccanismo.
Riassumendo, sarà quindi consentita una prima cessione libera, due cessioni in “ambiente protetto” (banche, assicurazioni e tra di loro) e una nuova cessione (la quarta) da parte delle stesse banche.
Per conferme e ulteriori considerazioni sarà necessario attendere l’approvazione di queste nuove misure da parte dell’Esecutivo.