Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici apre al sismabonus per le riparazioni locali

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La Commissione consultiva istituita presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, in un parere del 13 luglio 2021 ha preso posizione in merito all’applicazione del sismabonus ad interventi “locali” effettuati in unità ricomprese in un aggregato edilizio.

Come è infatti noto l’art. 16-bis, co. 1, lett. i), prevede che le detrazioni fiscali per interventi antisismici spettino per le spese sostenute per interventi relativi all'adozione di misure, precisando che tali interventi devono essere realizzati sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendere interi edifici e, ove riguardino i centri storici, devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità immobiliari.

La formulazione della norma ha portato ad incertezze interpretative relative all’applicazione della detrazione ad interventi relativi ad aggregati (come le villette a schiera) ed i centri storici. Un’interpretazione più rigorosa portava a richiedere che l’intervento sulla singola unità immobiliare di un centro storico, anche se strutturalmente indipendente dalle altre, dovesse tuttavia essere contestualizzata in un più ampio progetto dell’intero aggreggiato edilizio, rendendo così complicata e costosa la progettazione degli interventi.

Con il parere del 17 luglio 2021, prot. 7035, la Commissione ha fatto propria un’interpretazione sostanzialistica, volta a enfatizzare la finalità della norma.

Ha in particolare affermato che:

Sulla scorta di queste premesse ha così affermato che gli interventi di riparazione o locali rientrano a pieno titolo tra quelli disciplinati dal richiamato art. 16 bis, comma 1, lett. i) del DPR 917/1986 e, in particolar modo, la loro realizzazione sia di fondamentale importanza, vista anche la relativa semplicità realizzativa, nella riduzione del rischio sismico dei centri storici costituiti da aggregati.

La commissione ha quindi affermato che sono quindi certamente da ritenersi ammissibili lavori

del tipo di quelli di seguito richiamati:

Ha così chiarito che rientrano tra gli interventi agevolabili anche gli “interventi di riparazione o locali” realizzati su una “villetta a schiera” inclusi nell’elencazione esemplificativa su esposta.

La posizione espressa nel parere permette di ridurre notevolmente gli adempimenti relativi all'applicazione del super-sismabonus in aggregati edilizi e centri storici, favorendo la riqualificazione del patrimonio edilizio.

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